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14 Aprile 2025

CONTRATTI DI SVILUPPO AL VIA PER 500 MILIONI

Dal 15 aprile si dà il via ad una nuova tranche di contratti di sviluppo: sono disponibili in tutto 500 milioni di euro. Il pacchetto di incentivi riguarda investimenti che verranno realizzati nelle Regioni meno sviluppate come: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna con una quota pari a 162,5 milioni riservata a progetti nei settori definiti dalla piattaforma europea Step ovvero tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette e biotecnologie, compresi i medicinali critici.

Le risorse arrivano dal Programma nazionale Ricerca Innovazione e competitività dei fondi europei 2021-27.  Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica che sarà messa online dal soggetto gestore, Invitalia. I piani di investimento potranno andare dalla creazione di una nuova unità produttiva all’ampliamento o la riconversione di un sito già esistente e le agevolazioni, all’esito dell’istruttoria, potranno essere concesse nella forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa.

I contratti di sviluppo sono uno strumento consolidato di politica industriale, introdotto nel 2008, che ha conquistato maggiore attenzione nelle ultime settimane con l’ipotesi che possa costituire il contenitore dove dirottare buona parte dei fondi del piano Transizione 5.0 che non riusciranno ad essere spesi entro la scadenza del Pnrr. Se ne è parlato anche in riferimento a nuove risorse da fare affluire al mondo produttivo in risposta alla crisi che potrebbe essere innescata dall’entrata in vigore dei dazi Usa. Tuttavia le caratteristiche di questa misura sono oggetto di una serie di approfondimenti tra i tecnici dell’esecutivo per via della destinazione territoriale molto marcata, si aggiungono inoltre il limite dimensionale poco adatto alle piccole imprese  e il fattore tempo. In questo caso si parla di un’agevolazione che viene concessa all’esito di una valutazione, con tempi molto lunghi, infatti la fase di istruttoria e negoziazione tocca in media 134 giorni a fronte dei 120 giorni previsti, quella che include la trasmissione della determinazione e sottoscrizione per accettazione arriva a 165 giorni contro i 50, mentre quella per la stipula del contratto di finanziamento può richiedere ulteriori 138 giorni a fronte di 30. In tutto, in media, la procedura per un contratto di sviluppo può richiedere quindi quasi 15 mesi.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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