L’aggiornamento delle normative relative al bonus Industria 4.0 per il periodo 2024-2025 mira a stimolare ancora di più gli investimenti da parte delle aziende in beni strumentali di nuova generazione. Questi beni, che possono essere sia fisici (materiali) che software o digitali (immateriali), devono essere in linea con i requisiti e gli standard definiti dal concetto di Industria 4.0. Quest’ultimo rappresenta un modello di produzione altamente avanzato, che integra tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale, il big data, l’Internet delle Cose (IoT) e la robotica avanzata, al fine di creare sistemi produttivi interconnessi, efficienti e flessibili.
L’obiettivo principale del bonus industria 4.0 è quello di accelerare il passaggio delle imprese italiane verso una completa trasformazione digitale, migliorando così la loro competitività su scala globale.
Cos’è il bonus Industria 4.0?
Il bonus Industria 4.0 è una misura di incentivazione fiscale introdotta dal governo italiano per stimolare le imprese alla modernizzazione e all’adozione di tecnologie avanzate, nel contesto della quarta rivoluzione industriale. Questo strumento di politica industriale è progettato per sostenere gli investimenti in beni strumentali nuovi, sia materiali, come macchinari e attrezzature, che immateriali, ad esempio software e tecnologie digitali, che siano conformi ai principi dell’Industria 4.0.
Gli obiettivi principali sono quelli di promuovere la digitalizzazione delle aziende italiane, incrementare la loro efficienza produttiva e competitività sul mercato globale, incoraggiando al contempo l’innovazione tecnologica e la transizione verso modelli di produzione più sostenibili e interconnessi. Attraverso detrazioni fiscali e altri vantaggi, il bonus mira a facilitare l’accesso delle imprese a soluzioni tecnologiche avanzate, contribuendo significativamente alla trasformazione digitale dell’economia italiana.
Bonus Industria 4.0: l’estensione al 30 giugno 2026
Nell’ambito delle politiche volte a rafforzare la competitività e l’innovazione delle imprese italiane nel contesto della quarta rivoluzione industriale, il Governo ha deciso di dare un impulso decisivo alla transizione digitale attraverso un ampliamento significativo delle misure di sostegno previste dal bonus Industria 4.0.
L’estensione del periodo di applicazione degli incentivi fino al 31 dicembre 2025, con la possibilità per le aziende di beneficiare degli incentivi fino al 30 giugno 2026 a condizione che gli ordini siano stati accettati e gli acconti versati entro la fine del 2025, rappresenta una mossa strategica per incentivare gli investimenti in tecnologie avanzate. Questa estensione offre alle imprese un orizzonte temporale più ampio per pianificare e realizzare investimenti significativi in beni strumentali innovativi, compresi quelli immateriali come software e soluzioni digitali, che sono essenziali per l’implementazione dei principi dell’Industria 4.0.
Credito d’Imposta per beni materiali e immateriali 4.0
Le percentuali di credito d’imposta sono state aggiornate per meglio rispondere alle esigenze delle imprese in fase di investimento. Per i beni materiali, il credito d’imposta varia in base all’entità dell’investimento:
- 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 10% per gli investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
- 5% per la quota di investimento oltre i 10 milioni di euro, fino a un limite di 20 milioni di euro.
Per quanto concerne i beni immateriali, quali software, piattaforme digitali e servizi cloud, il bonus prevede una graduale riduzione del credito d’imposta:
- 20% per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2023.
- 15% per quelli realizzati entro il 31 dicembre 2024.
- 10% per gli investimenti conclusi entro il 31 dicembre 2025.
Regole e condizioni per accedere agli incentivi 4.0
La normativa relativa agli incentivi Industria 4.0 stabilisce criteri inclusivi e trasversali per favorire un’ampia partecipazione delle imprese italiane al processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica, indipendentemente dal loro settore di appartenenza, dimensione, regime contabile o modalità di determinazione del reddito. Questo approccio universale mira a garantire che tutte le realtà imprenditoriali operanti sul territorio nazionale, comprese quelle rappresentate da stabili organizzazioni di entità non residenti, possano accedere ai benefici previsti, a patto che si orientino verso investimenti che riflettano i principi e gli obiettivi dell’Industria 4.0.
Per essere ammessi agli incentivi, gli investimenti devono essere diretti all’acquisto di beni nuovi, sia materiali che immateriali, che siano chiaramente identificabili all’interno delle categorie tecnologiche delineate dalla normativa Industria 4.0. Questo include un’ampia gamma di soluzioni innovative, come macchinari avanzati, attrezzature intelligenti, software, sistemi per l’integrazione digitale e tecnologie abilitanti che favoriscono l’automazione, l’interconnessione e l’efficienza dei processi produttivi.
Oltre a soddisfare i criteri legati alla tipologia e alla novità dei beni acquistati, le imprese devono altresì dimostrare di essere in regola con le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di aver versato correttamente i contributi previdenziali e assistenziali a favore dei propri lavoratori.
Come accedere alle agevolazioni del bonus industria 4.0?
Per accedere al bonus Industria 4.0, le imprese interessate devono seguire una serie di passaggi che riguardano principalmente la verifica dei requisiti di ammissibilità, l’acquisto di beni conformi agli standard Industria 4.0, e la corretta procedura di documentazione e dichiarazione degli investimenti. Quindi è necessario effettuare una pianificazione attenta e avere una buona conoscenza della normativa vigente.
Fonte: Finera (https://finera.it/articoli/finanza-agevolata/industria-4-0-novita-regole-bonus-2024-2025/)