Al via il Progetto di mandato al 2027 della Fondazione Bruno Kessler: focus su brevetti e startup AI
È quasi un grido d’allarme, quello che arriva da Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa e cuore pulsante di Milano. Un allarme che ricorda quello lanciato non più di un paio di mesi fa da Emmanuel Macron a Parigi, durante un evento allo Station F: per non perdere il treno dell’intelligenza artificiale bisogna correre; e per correre, stavolta, è necessario che la burocrazia e il protezionismo normativo europeo non diventino ostacoli all’innovazione.
Il diktat tutto italiano arriva dall’evento organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler, che ha messo allo stesso tavolo istituzioni e imprese per presentare il suo piano di mandato triennale incentrato sull’intelligenza artificiale. E il leit motiv della giornata, come detto, è stato: non rimanere indietro.
In gioco la competizione mondiale
Concetto ampiamente condiviso anche dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che intervenendo ha detto come «stare fermi e inerti, vuol dire tornare indietro. Una lezione ancora più vera per l’Italia la cui struttura industriale deve fronteggiare le sfide della bassa produttività e l’incremento del numero di imprese ad alto contenuto tecnologico». Il titolare del Mef ha spiegato senza girarci intorno che oggi, con l’intelligenza artificiale, la posta in gioco è «la competizione mondiale», e l’accelerazione di questa tecnologia «può aprire scenari sorprendenti». E queste innovazioni «hanno una rilevanza geopolitica che richiede anche un presidio pubblico, pronto ad adattarsi ai cambiamenti». Sul fronte degli investimenti, Giorgetti ha una sua visione: «Da ministro dell’Economia, il mio primo impegno è l’utilizzo oculato delle risorse. Aver difeso la solidità dei conti pubblici significa aver preservato lo spazio per sostenere investimenti e innovazioni».
Investimenti e innovazioni che saranno determinanti a partire da subito, come testimonia anche il piano di mandato presentato dalla Fondazione Kessler, che ha obiettivi abbastanza precisi da qui al 2027: una crescita del 50% degli accordi strategici con imprese nazionali e del 30% di brevetti e startup attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative e AI.
Nuova organizzazione eprogramma di attrazione
Per correre veloce, la fondazione trentina conta adesso su una nuova organizzazione che riunisce i 12 centri di ricerca nelle aree AI for Health, AI for Industry, AI for Society e Sensors for AI. E l’intenzione – è stato spiegato durante i lavori – è avviare un attento programma di attrazione e crescita di giovani ricercatori grazie ad un piano di Talent Development e Professional Empowerment (+50% di accordi attivi con le università e +20% di PhD inseriti in progetti della Fondazione stessa). Ma anche rafforzare la sinergia con le imprese e il territorio locali e nazionali (3 nuovi laboratori congiunti con aziende e 4 nuove piattaforme digitali in collaborazione con la PA). Inoltre, nonostante i 14 programmi già attivi della Missione 4.2 del PNRR su tematiche quali intelligenza artificiale, Quantum Science & Technology e malattie infettive emergenti, la Fondazione intende acquisire nuovi progetti (+10%).
Durante i lavori, come detto, si sono alternate imprese e istituzioni. E dopo i saluti di rito della padrona di casa, la presidente della Borsa italiana, Claudia Parzani che ha garantito vicinanza alle imprese «in questo momento di grandi cambiamenti», e quelli del vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, è toccato a Roberto Viola, direttore generale per le politiche digitali della Commissione Ue fare il punto su quanto succede a Bruxelles: «L’Europa – ha detto – si è presa la sua responsabilità, unica al mondo ha messo in piedi il primo regolamento al mondo sull’Intelligenza artificiale (Ai): è necessario un sistema di regole e la Ue ha fatto la cosa giusta: regole aperte all’innovazione e che rispettino i diritti». Allo stesso tempo, Viola spiegato che «l’Europa ha già mancato la rivoluzione dei dati e di Internet, non può mancare quella dell’’Intelligenza artificiale: sono appena stati stanziati 4 miliardi per lo sviluppo dell’AI con l’obiettivo di fare sistema tra conoscenza, super calcolo e impresa. Coesistenza tra accademia, centro di ricerca e calcolo e imprese per creare circolo. Ci si deve dare una svegliata e lavorare insieme ai centri di ricerca e alle imprese».
Nuovo comitato scientifico
Imprese che hanno portato le loro testimonianze: sul palco si sono alternati Silvia Candiani, Vp di Microsoft; Sergio Dompè, ceo di Dompé farmaceutici; Roberto Tundo, Cto del Gruppo FS; Marco Tronchetti Provera, Vp di Pirelli; Guido Bertolaso, assessore alla Salute Regione Lombardia; Lydia Mendola, partner studio legale Portolano Cavallo; Francesca Sofia, dg Fondazione Cassa Depositi e Prestiti; Achille Spinelli, assessore alla Ricerca Provincia autonoma di Trento.
Nel corso dell’evento, il presidente della Fondazione Kessler, Ferruccio Resta, ha anche annunciato i componenti del prossimo Comitato Scientifico, che è così composto: Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Francesca Pasinelli, consigliere delegato della Fondazione Telethon, Antonio Marcegaglia, Chairman & CEO Marcegaglia Steel, Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, Matteo Lunelli, amministratore delegato del Gruppo Lunelli e presidente e amministratore delegato di Ferrari Trento, Vittorio Colao, già ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale del governo Draghi, Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia.
Fonte: Il Sole 24 ore (https://www.ilsole24ore.com/art/intelligenza-artificiale-piano-triennale-l-italia-AFDKOTUC?refresh_ce)